Siamo giunti alla fine di questo viaggio alla scoperta del catarometro [step 01]. Questo strumento si basa sul principio fisico della conducibilità termica, che dice che tale conducibilità termica è inversamente proporzionale al suo peso molecolare [step 05 – step 26 ].
Il catarometro è uno strumento appartenente alla scienza
della cromatografia [link esterno], in particolar modo alla gascromatografia,
proprio per questo il catarometro e il gascromatografo [step 16] hanno molti
tratti in comune, ecco perché è stato difficile separare, in alcuni casi, i due
strumenti. Il gascromatografo ha un’anatomia [step 08] piuttosto complessa ma
formata principalmente da 3 parti: l’iniettore, le colonne e il detector,
mentre il catarometro è costituito da più parti [step 03].
Le prime notizie che si hanno sul catarometro risalgono al
1920 quando GA Shakespear creò un apparecchio, commissionato dal Board of
Invention and Research dell'Ammiragliato [link esterno], in grado di rilevare le piccole quantità di
idrogeno presente nell’aria, ma il titolo di inventore [step 09] del
catarometro viene assegnato a W. Stuve, 1957. Nel 1964
iniziarono gli studi sulla ventilazione polmonare presso la London School di
igiene, venne utilizzato un catarometro per calcolare la quantità di elio
espirato nei test di capacità vitale dei polmoni [step 24]. Ed è proprio in questi
anni che nacquero numerosi brevetti [step 17]. Oggigiorno la sua costruzione
deve rispettare la normativa [step 23] ISO 3924:2019 che è quella inerente al
metodo della gascromatografia.
Katharometer, progettato da W.Stuve, c. 1957:
Il catarometro è semplice da usare [step 22] e per questo ha
un ampio raggio di utilizzo, viene utilizzato in campo medico, analizzando l’esalato [link interno], per ottenere informazioni sullo stato di salute della persona, o
nell’industria della birra per quantificare la quantità di anidride carbonica
nei vari campioni [step 04].
Sono numerosissimi i fumetti [step 21] e i libri [step 10]
che parlano o citano questo strumento o il suo principio fisico. Riferimenti
alla gascromatografia e ai gas fecero gli alchimisti [link esterno], ad esempio
loro legavano il ciclo dell’azoto al ciclo della vita, a questo colleghiamo il
mito dell’Uruboro [step 07], il serpente che si mangia la coda, a simboleggiare
il fatto che tutto l’universo è un processo ciclico.
Le case costruttrici [step 11] del catarometro sono diverse
in particolare nel nostro viaggio abbiamo evidenziato la Be Atex, il suo
modello ‘Serie GT Cercafughe’ l’abbiamo preso come riferimento per suoi numeri
[step 15], e la Eaton, il cui marchio [step 20] è ben riconoscibile su tutti i
suoi catarometri.
La cromatografia è utilizzata anche per fatti di cronaca, gascromatografi e catarometri vengono utilizzati ogni giorno dalle forze dell’ordine per rintracciare pacchi contenenti sostanze stupefacenti semplicemente analizzando i gas che provengono da esse. La Polizia Stradale negli ultimi tempi sta testando il cosiddetto ‘Drogometro’ capace di percepire se, chi è alla guida, ha fatto uso di sostanze stupefacenti [link interno].
Infine per riassumere le varie sfaccettature di questo strumento che abbiamo scoperto lentamente in questi mesi ecco a voi una mappa concettuale [link mappa concettuale].
Ve lo sareste mai immaginato che uno strumento prettamente
scientifico avesse tutti questi collegamenti con il mondo ‘non scientifico’?
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